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- Chiediamo la liberazione del 278 prigionieri politici in Bolivia: CIDHPDA | Cidhpda
<VOLVER Chiediamo la liberazione del 278 prigionieri politici in Bolivia: CIDHPDA BOLETIN DE PRENSA Italia 09 LUGLIO 2024 La Commissione iberoamericana per i diritti umani per lo sviluppo delle Americhe (CIDHPDA), attraverso il suo Consiglio iberoamericano, chiede che il governo boliviano tratti i prigionieri politici in modo equo e giusto e che i Protocolli di Istanbul e il Protocollo di Nelson Mandela siano applicati a tutti loro per conoscere la reale situazione umana di ciascuno di essi. Recentemente, la Global Human Rights League (GHRL), un'organizzazione non governativa e senza scopo di lucro che si dedica alla difesa, alla promozione e alla diffusione dei diritti umani in tutto il mondo, ha pubblicato un rapporto sulla situazione attuale dei prigionieri politici in Bolivia, indicando un totale di 296 persone imprigionate per aver esercitato il loro libero pensiero, di cui 278 sono attualmente detenuti, 8 sono stati rilasciati e altri 8 sono stati condannati. Specifica inoltre che 250 dei detenuti sono uomini e 46 donne, tra cui 2 minori. Inoltre, si registra la morte di due prigionieri detenuti per motivi politici. D'altra parte, la Commissione interamericana per i diritti umani, dopo la sua visita in Bolivia a marzo, ha messo in guardia sulla mancanza di indipendenza del sistema giudiziario dal governo. Nel suo rapporto Coesione sociale: la sfida per il consolidamento della democrazia in Bolivia, evidenzia una storica debolezza istituzionale intensificata dalla profonda polarizzazione politica che aggrava "il conflitto, permette l'escalation della violenza e genera le condizioni per le violazioni dei diritti umani nel Paese". Oltre a colpire le istituzioni democratiche, lo Stato di diritto e la libertà di espressione". Per quanto riguarda il caso del commissario presidente del capitolo boliviano della CIDHPDA, Fernando Hamdan, detenuto nel carcere di San Pedro in Bolivia con l'accusa di aver partecipato alla presunta rivolta militare contro il regime di Luis Arce, la Lega Globale dei Diritti Umani riconosce il suo lavoro di attivista per i diritti umani: "Fernando Hamdan ha svolto un lavoro eccezionale, con grande etica e responsabilità. Per nessun motivo rientra nel profilo di una persona che minaccia la sicurezza di qualcuno. Al contrario, è un convinto difensore della libertà e della democrazia", ha dichiarato in una pubblicazione sul social network X. Il Consiglio iberoamericano (CI) ha affermato che, secondo i criteri internazionali, qualsiasi persona o gruppo può essere un difensore dei diritti umani, dato che il rispetto della dignità umana e dei diritti umani fondamentali sono universali e trasversali per tutti gli esseri umani, per cui limitare le loro azioni è un atto di irresponsabilità da parte dei cetari ufficiali dello Stato Plurinazionale della Bolivia. Previous Next
- Abbiamo bisogno di un Venezuela libero e sovrano: CIDHPDAH | Cidhpda
<VOLVER Abbiamo bisogno di un Venezuela libero e sovrano: CIDHPDAH BOLETIN DE PRENSA Italia 14 AGOSTO 2024 La Commissione iberoamericana sui diritti umani per lo sviluppo delle Americhe (CIDHPDA), attraverso il suo Consiglio iberoamericano, ha affermato che i Paesi considerati democratici devono rispettare le caratteristiche di trasparenza, divisione dei poteri e rispetto dei diritti umani; pertanto, è necessario avere un'America Latina libera da espressioni autocratiche dei governi che danneggiano solo lo sviluppo dei suoi cittadini, come nel caso della Repubblica del Venezuela, che deve essere libera e sovrana. Questi aspetti si realizzano quando i Paesi rispettano il rafforzamento delle istituzioni e rendono trasparente l'esercizio delle cariche pubbliche a beneficio dei cittadini. La CIDHPDA sottolinea la necessità di riconoscere e applicare il rapporto preliminare pubblicato dal gruppo di esperti delle Nazioni Unite, che ha concluso che “le misure di base di integrità e trasparenza” non sono state “soddisfatte”. Lo studio del gruppo di quattro esperti sottolinea la mancanza di credibilità dei risultati delle scorse elezioni in Venezuela, in quanto non sono stati rispettati i principi internazionali fondamentali, tra cui il rispetto dei diritti umani e la trasparenza, dal momento che, secondo le loro parole, “il Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) non ha pubblicato, e non ha ancora pubblicato, alcun risultato a sostegno dei suoi annunci orali”. La CIDHPDA ritiene che aggrapparsi all'esercizio del potere governativo senza l'accettazione dei cittadini sia una chiara manifestazione di lesione della dignità umana. Ha inoltre esortato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ad agire per salvaguardare la vita di milioni di venezuelani che soffrono quotidianamente di sfollamento, miseria, carenza di cibo, insicurezza e povertà crescente, causata dalla mancanza di opportunità in questa regione dell'America Latina. Previous Next
- Asesinato a Carlos Manzo | Cidhpda
<VOLVER Asesinato a Carlos Manzo MEDIOS DE COMUNICACIÓN México 1/11/25 La noche del 1 de noviembre de 2025, alrededor de las 20:00 horas, el alcalde de Uruapan fue víctima de un ataque armado mientras se encontraba en la plaza principal del municipio rodeado de cientos de ciudadanos, a razón de la inauguración del Festival de las Velas. En el lugar del ataque, agentes de seguridad lograron repeler la agresión y abatir a una persona, mientras que dos sospechosos más fueron detenidos. Al respecto, el gobierno de Michoacán dio a conocer este lunes que se puede confirmar la intervención de al menos dos sujetos en el crimen, entre los que destaca el autor material, la persona que resultó abatida. https://www.milenio.com/policia/quien-asesino-carlos-manzo-esto-sabemos-agresor-presidente-uruapan Previous Next
- La CIDHPDA exhorta al estado Mexicano a garantizar la seguridad de los periodistas | Cidhpda
<VOLVER La CIDHPDA exhorta al estado Mexicano a garantizar la seguridad de los periodistas BOLETIN DE PRENSA 15 DE DICIEMBRE DE 2022 La Comisión Iberoamericana de Derechos Humanos para el Desarrollo de las Américas (CIDHDPA) , en voz de su Comisionado Nacional de Atención a Periodistas, Ricardo Contreras Reyes, señaló que existen más reporteros asesinados en México que en Ucrania, país actualmente en Guerra. Aseveró que la actividad periodística da pie a la Libertad de Prensa, valor fundamental para la Democracia en los 196 países que integran las Naciones Unidas a través de la UNESCO. La Asociación Civil Reporteros Sin Fronteras (RSF), declaró el pasado 14 de diciembre que México es ya el país más mortífero de América Latina para periodistas. RSF ha contado once periodistas asesinados a causa de sus investigaciones sobre la delincuencia organizada y la corrupción, tres más que en Ucrania. América Latina suma un total de 57 periodistas asesinados en el ejercicio de su profesión en el 2022. México se mantiene por cuarto año consecutivo en el primer lugar de la lista de países más peligrosos para los profesionales de la información. Desde el 25 de agosto del presente año, Reporteros Sin Fronteras ya había manifestado su preocupación por ser el 2022 el año más mortífero para los periodistas en la historia de México, con 14 muertes de periodistas, superando a Yemen, otro país en guerra. Esta asociación pidió una cita urgente con el presidente Andrés Manuel López Obrador y su Gabinete de seguridad para hallar soluciones para frenar el ambiente de inseguridad en el que se mueven los periodistas. Sin embargo, hasta el momento no se conoce alguna medida eficaz por parte del Gobierno Federal, ni por las autoridades locales, para conseguir tal propósito. La Comisión Iberoamericana de Derechos Humanos para el Desarrollo de las Américas rechaza la violencia en contra de los comunicadores, así mismo exige al Gobierno acciones urgentes para garantizar su seguridad y el derecho humano de informar y ser informado. Previous Next
- La CIDHPDA exige al gobierno Boliviano garantizar la vida y los derechos humanos de la activista Amparo Carvajal | Cidhpda
<VOLVER La CIDHPDA exige al gobierno Boliviano garantizar la vida y los derechos humanos de la activista Amparo Carvajal BOLETIN DE PRENSA 07 DE JUNIO DEL 2023 La Comisión Iberoamericana de Derechos Humanos para el Desarrollo de las Américas (CIDHPDA), en voz de su Comisionado para América Latina, Víctor Hugo Gutiérrez Yáñez, se solidariza con la veterana activista boliviana Amparo Carvajal, presidenta de la Asamblea Permanente de Derechos Humanos de Bolivia (APDHB), quien es reconocida por su carrera en la defensa de los derechos humanos desde las dictaduras militares de fines de los años 70. Amparo Carvajal mantiene una protesta solitaria en la calle después de que un fallo judicial rechazó su pedido para recuperar sus oficinas, de las que fue desalojada por una organización paralela oficialista. El 3 de junio pasado la activista denunció que unas personas con los rostros cubiertos ingresaron por la fuerza a las instalaciones de la APDHB y soldaron sus puertas, en medio de la inacción de la Policía y del Ministerio Público. Carvajal declaró que los avasalladores sacaron, por la puerta de atrás, algunos documentos y se los llevaron en un vehículo protegido por efectivos policiales. Hacemos un riguroso llamado al gobierno de la República Boliviana a respetar y hacer valer los tratados internacionales que el Estado boliviano ha firmado con la Organización de Estados Americanos (OEA) del sistema interamericano y con la Organización de las Naciones Unidas (ONU) del Sistema Universal de los Derechos Humanos. Rechazamos el totalitarismo y el uso de la fuerza, hechos que agravian la paz social y el diálogo como elementos primordiales para un Estado Democrático. Afirmamos que América Latina no puede vivir con un ejercicio coercitivo, pues a toda persona se le debe respetar su dignidad humana y, cuando sea el caso, el debido proceso anteponiendo medidas cautelares de protección en favor de la vida. El Estado Boliviano debe ser garante de sus gobernados en materia de Derechos Humanos y un medio para el desarrollo de cada uno de sus ciudadanos para que sean capaces encontrar su propia felicidad en un país que les asegure el bienestar social. Las acciones totalitarias y coercitivas solo buscan detener el progreso de miles de bolivianos que merecen vivir en paz. No podemos callar ante la indiferencia ni ante las violaciones en contra de los y las activistas que han dedicado su vida a luchar por la igualdad de oportunidades y el respeto a los derechos fundamentales de toda persona humana. Previous Next
- El uso de acordeones en la elección judicial violenta el derecho a la participación ciudadana: CIDHPDA | Cidhpda
<VOLVER El uso de acordeones en la elección judicial violenta el derecho a la participación ciudadana: CIDHPDA BOLETIN DE PRENSA México 23 de junio de 2025 • 9 de julio de 2024 y posteriores: Organizaciones afines a derechos humanos (incluida CIDHPDA y aliados internacionales) reclamaron su liberación y denunciaron obstrucción a la labor de verificación realizada por la Defensoría y terceros. Al mismo tiempo, el Gobierno boliviano mantuvo la posición oficial de que no consta su registro como veedor. Previous Next
- CIDHPDA condems Israel's attack on a school in Gaza | Cidhpda
<VOLVER CIDHPDA condems Israel's attack on a school in Gaza BOLETIN DE PRENSA USA JUNE 06, 2024 An Israeli airstrike on a United Nations-run school in central Gaza was reported Thursday night. The school, like many other UN schools and facilities, served as a shelter for the 1.7 million displaced Palestinians who have fled their homes during the war. The Ibero-American Commission on Human Rights for the Development of the Americas (CIDHPDA), in the voice of its President Commissioner for Latin America and the Caribbean, Víctor Hugo Gutiérrez Yáñez, condemns these events that have already resulted in nearly 45 deaths, according to the report of the Gaza Ministry of Health. The Israeli Army justified itself by saying that its target was an alleged Hamas compound operating inside the school, however, the Gaza government press office rejected this claim. Media outlets report that at least three missiles hit the three-story building, which housed about 20,000 people. At the CIDHPDA we demand that the Israeli government, headed by Benjamin Netanyahu, sign the ceasefire and return peace to that region. It is unacceptable that the human rights of thousands of Palestinians continue to be violated and that innocent people are losing their lives. We also call for respect for UN facilities and any other facilities run by civilian organizations seeking to provide humanitarian aid. Any facility that serves as a shelter must be protected by all parties involved in the conflict. Previous Next
- El frente amplio por México le tuvo miedo a la sociedad civil: Víctor Hugo Gutiérrez Yánez | Cidhpda
<VOLVER El frente amplio por México le tuvo miedo a la sociedad civil: Víctor Hugo Gutiérrez Yánez 11 DE JULIO DEL 2023 El Comisionado para América Latina y el Caribe de la Comisión Iberoamericana de Derechos Humanos para el Desarrollo de las Américas (CIDHPDA), Víctor Hugo Gutiérrez Yáñez, aseguró sentirse decepcionado con el sistema de partidos políticos en México, el cual ha mostrado temor hacia la sociedad civil organizada con miras al próximo proceso electoral de 2024. Como se recodará, el pasado 6 de julio, Gutiérrez Yáñez registró su candidatura en busca de ser el Responsable de la Construcción del Frente Amplio por México, acompañado por más de 300 organizaciones agrupadas en el Movimiento Social 2024. También manifestó su decepción al enterarse de que el Comité Organizador del FAM rechazó sus intenciones de encabezar la candidatura ciudadana: “Hay una flagrante violación a mis derechos políticos y no se está cumpliendo el debido proceso”, denunció Gutiérrez Yáñez, luego de anunciar que impugnará la decisión ante las instancias legales correspondientes. "Es necesario romper con el monopolio de los partidos políticos en México y que se abra la participación a la sociedad civil organizada", agregó. El Presidente de la CIDHPDA recibió este lunes un oficio del Comité Organizador del FAM donde le manifiestan el rechazo de su postulación por no cumplir con el requisito de contar con un trabajo nacional con el cual pueda acreditar sus aportaciones en la vida democrática del país: “De tal forma –señala la misiva respecto al trabajo nacional- que se advierta que tengan el liderazgo que se busca para encabezar la Construcción del Frente Amplio por México”. Al respecto, Gutiérrez Yáñez denunció la existencia de una flagrante violación al Artículo 82 de la Constitución Mexicana, en donde se especifica que, para aspirar al cargo de Presidente de la República, se requiere ser ciudadano mexicano por nacimiento, en pleno goce de sus derechos, ser hijo de padre o madre mexicanos, haber residido en el país al menos durante veinte años, además de “no ser familiar en primer grado del Presidente en funciones: cónyuge, padre, hermano o hijo”. El promotor y defensor de los Derechos Humanos ha expresado su preocupación ante esta violación a sus derechos políticos, plasmados en el Artículo 23 de la Convención Americana del Pacto de San José, el cual establece que todos los ciudadanos deben gozar de los siguientes derechos y oportunidades: de participar en la dirección de los asuntos públicos, directamente o por medio de representantes libremente elegidos; de votar y ser elegidos en elecciones periódicas auténticas, realizadas por sufragio universal e igual y por voto secreto de los electores. Previous Next
- La CIDHPDA se solidariza con la periodista Yolanda Caballero tras sufrir un atentado | Cidhpda
<VOLVER La CIDHPDA se solidariza con la periodista Yolanda Caballero tras sufrir un atentado BOLETIN DE PRENSA México 02 DE FEBRERO DEL 2024 La COMISIÓN IBEROAMERICANA DE DERECHOS HUMANOS PARA EL DESARROLLO DE LAS AMÉRICAS (CIDHPDA), en voz del Periodista Ricardo Contreras Reyes, Comisionado Nacional en la Defensa de la Libertad de Expresión y Periodistas, manifiesta su solidaridad con la comunicadora Yolanda Caballero quien sufrió un ataque a su vehículo en el que se le prendió fuego en la ciudad de Tijuana a pocos días de haber señalado amenazas por parte de la alcaldesa morenista Montserrat Caballero Ramírez. En la tarde de este jueves la periodista estaba en el fraccionamiento Loma Dorada cuando, cerca de las 15:00 horas, un hombre se acercó a su automóvil y arrojó botellas llenas de gasolina con las que quemó parcialmente el interior mientras ella se encontraba en las oficinas de “Noticias de Tijuana” realizando una entrevista. De acuerdo con un video que circula en redes sociales, el responsable, se subió en una camioneta Mitsubishi, modelo Montero, color dorado, en la que se fugó en dirección al Este de la ciudad. Al momento no se ha detenido ni identificado al o a los perpetradores de este atentado. Yolanda Caballero es una periodista bajacaliforniana especialista en política y nota roja con más de una década de trayectoria. Ha trabajado en diversos medios de comunicación como CNR Noticias, Telemundo, Canal 66, Frontera y Cadena Radio. Actualmente, se desempeña como periodista independiente y cuenta con su propio sitio web. En días recientes, la comunicadora tuvo desencuentros públicos y en redes sociales con la alcaldesa de Tijuana, Montserrat Caballero, cuando, en un evento público, un ciudadano le reclamó el “abandono” que sufre la comunidad en donde vive. Ante dicha declaración, la alcaldesa acusó a la periodista de haber traído a ese hombre para realizar un golpeteo en su contra, sin embargo, Yolanda Caballero afirma que no está relacionada con él. Así mismo, advirtió que el señalamiento de la alcaldesa la había dejado vulnerada al exponerla al ojo público, colocándola así en una situación de riesgo. La Organización de las Naciones Unidas (ONU), a través de la Oficina en México del Alto Comisionado, ha fijado un posicionamiento sobre esta situación, a través de un comunicado en el que condena el ataque en contra de la periodista e insta a las autoridades mexicanas realizar las investigaciones para dar con los responsables. En la CIDHPDA reconoce la valentía con la que Yolanda Caballero ha declarado que no cesará su labor periodística pese a las amenazas. Igualmente, exigimos a las autoridades federales la protección urgente y necesaria en favor de la periodista, así como el esclarecimiento de los hechos. El Estado tiene la obligación de adoptar las medidas necesarias para garantizar el respeto a la libertad de expresión y la seguridad de las y los comunicadores en todo el país. Previous Next
- Inaceptable que Israel siga matando vidas humanas en el líbano: CIDHPDA | Cidhpda
<VOLVER Inaceptable que Israel siga matando vidas humanas en el líbano: CIDHPDA BOLETIN DE PRENSA México 24 DE SEPTIEMBRE DEL 2024 La Comisión Iberoamericana de Derechos Humanos para el Desarrollo de las Américas (CIDHPDA), en voz del Comisionado Presidente para América Latina y el Caribe, Víctor Hugo Gutiérrez Yáñez, rechaza los ataques recientes de Israel hacia civiles palestinos y llama a la comunidad internacional a trabajar en conjunto para detener lo más pronto posible la guerra entre estos dos países. Este lunes 23 de septiembre, Israel bombardeó el sur del Líbano con decenas de aviones, siendo este el día más mortífero para el país desde el 2006 cuando estalló el conflicto entre Israel y el grupo militante Hezbolá, aliado del grupo Hamas, quien abrió un frente en la frontera con Israel desde hace casi un año, tras el inicio de la guerra en la Franja de Gaza. Las fuerzas armadas de israelí indicaron que había atacado esa zona porque había "miles de plataformas de lanzamiento" de cohetes "listas para ser utilizadas". Por su lado, Hezbolá anuncio haber disparado decenas de cohetes contra posiciones militares en el norte de Israel, según las declaraciones del ejército de este país, fueron cerca de 90. Los ataques ocurren a una semana de dos oleadas de explosiones de bípers y walkie-talkies utilizados por miembros de Hezbolá, que entre el martes y el miércoles dejaron 39 muertos y casi 3 mil heridos en bastiones de la milicia en Líbano. Hezbolá hizo responsable de estos atentados a Israel, cosa que las autoridades israelíes negaron, no obstante, el ministro de Defensa dijo tras las explosiones del miércoles que este país estaba "abriendo una nueva fase de la guerra". El conflicto en Gaza comenzó el 7 de octubre de 2023, cuando combatientes islamistas asesinaron a mil 205 personas en el sur de Israel, en su mayoría civiles, como respuesta, la ofensiva israelí ha matado al menos 41 mil 391 palestinos, según datos del Ministerio de Salud del territorio, avalados por la ONU. Ante los bombardeos al Líbano, la Organización de las Naciones Unidas ha manifestado su preocupación y llamó "a todas las partes a la desescalada inmediata" y a "mostrar la máxima moderación". La CIDHPDA se une a este llamado y agrega la necesidad urgente de que la comunidad internacional redoble sus esfuerzos para apoyar a las víctimas de la guerra y condene todo atentado en contra de la vida de personas inocentes y sus derechos humanos. Previous Next
- La CIDHPDA capítulo Estado de México firmo convenio de colaboración con la CDHEM | Cidhpda
<VOLVER La CIDHPDA capítulo Estado de México firmo convenio de colaboración con la CDHEM BOLETIN DE PRENSA 18 DE NOVIEMBRE DEL 2023 El 16 de noviembre a las 12:00 horas, en el auditorio Mónica Pretenili, ubicado en el municipio de Toluca, se llevó a cabo la Firma de Convenio de Colaboración entre La Comisión Iberoamericana de Derechos Humanos para el Desarrollo de las Américas (CIDHPDA), capítulo Estado de México y la Comisión Estatal de Derechos Humanos del Estado de México (CDHEM), presidida por la Maestra en Derecho Mirna García Morón, ex-Magistrada del Tribunal Superior de Justicia del Estado de México y ex-fiscal de Delitos contra la mujer. Ambos organismos tienen como meta en común salvaguardar la dignidad y los derechos de las personas, además de desarrollar actividades encaminadas a fortalecer la divulgación, promoción y conocimiento de todo lo concerniente a la protección de los derechos humanos y las garantías individuales; para tal fin se tiene contemplado programar acciones como cursos, talleres, capacitaciones, pláticas, actividades artísticas y culturales, campañas y programas. En este importante evento estuvieron presentes el Comisionado Presidente de la CIDHDPA del Estado de México, el Maestro Carlos Cadena Corona; el Presidente del Consejo Lic. Eduardo Mendoza Ayala; el secretario ejecutivo Lic. José Héctor Cesar Entzana Ramírez, así como el Comisionado Presidente de la Ciudad de México, el Dr. Esaú Flores Tapia, en hora buena a la CIDHDPA del Estado de México por ese gran avance. Previous Next
- Esaú Flores Tapia asume la presidencia del patronato de la fundación CIDHPDA | Cidhpda
<VOLVER Esaú Flores Tapia asume la presidencia del patronato de la fundación CIDHPDA BOLETIN DE PRENSA México 03/01/2025 El Doctor en Educación EsaúFlores Tapia ha sido nombrado nuevo presidente del Patronato de la Fundación de la Comisión Iberoamericana de Derechos Humanos para el Desarrollo de las Américas (CIDHPDA). El anuncio se realizó durante la Investidura del Título Doctor Honoris Causa del Instituto de Iberoamérica para la Defensa de Derechos Humanos y Ciencias Jurídicas (IIDDHCJ), este 27 de febrero de 2025, en el Hotel Holiday Inn México Buenavista, donde Flores Tapia recibió el cargo de manos de la Dra. Cecilia Rodríguez, Comisionada Nacional de Procuración de Fondos Nacionales e Internacionales de Aguascalientes. En su discurso, Flores Tapia se comprometió a trabajar con dedicación y pasión para fortalecer la Educación en México y en América Latina, a través de programas curriculares innovadores como Aulas para la Paz. Este programa busca promover una Educación Socioemocional en estudiantes de nivel básico, para prevenir el acoso escolar, fortalecer los valores y fomentar actitudes de respeto y convivencia pacífica entre los jóvenes. El nuevo presidente del Patronato destacó que su gestión estará profundamente enfocada en el bienestar de la niñez latinoamericana, subrayando la importancia de promover los valores culturales de unidad, cooperación y trabajo mutuo entre los pueblos de América Latina. Estas acciones, dijo, son esenciales para la creación de futuras cooperativas que contribuyan al desarrollo de las comunidades en la región. Asimismo, Flores Tapia reafirmó su compromiso de seguir los estándares establecidos por las Naciones Unidas en su labor, alineándose con los principios universales de derechos humanos y promoviendo la dignidad y el respeto de cada niño y niña en la región. En su intervención, también mencionó la necesidad urgente de abordar temas relevantes para la infancia, como el tráfico de menores, la violencia infantil y el cuidado integral de los derechos de los niños en América Latina. En este sentido, destacó que se sumará a las iniciativas de organismos como UNICEF para garantizar un entorno seguro y justo para todos los menores de edad, previniendo cualquier forma de abuso o explotación. Para la Fundación CIDHPDA es necesario implementar estrategias en favor de las infancias debido a que este sector de la población enfrenta varios retos para su seguridad y sano desarrollo. De acuerdo con la UNICEF, en América Latina y el Caribe más de 10 millones de niños, niñas y jóvenes no tienen acceso a la educación debido a la pobreza, la inestabilidad económica, política y los conflictos. Además, solo en un tercio de los países de la región la tasa de graduación de la educación secundaria superior supera el 70 por ciento. Aunque muchos niños, especialmente los de comunidades más vulnerables, están escolarizados, muchos corren el riesgo de no desarrollar las habilidades necesarias para alcanzar su máximo potencial debido a la falta de maestros capacitados, recursos educativos insuficientes y condiciones infraestructurales deficientes. Actualmente, en el mundo, más de 473 millones de niños y niñas viven en zonas afectadas por conflictos, lo que representa aproximadamente 1 de cada 6 a nivel mundial. El número de situaciones de conflicto es el más alto desde la Segunda Guerra Mundial, y el porcentaje de niños afectados ha aumentado significativamente. A finales de 2023, 47,2 millones de niños estaban desplazados por la violencia, y las cifras continúan creciendo en lugares como Palestina, Haití y Sudán. Los niños en zonas de conflicto enfrentan grandes desafíos, como la falta de educación, desnutrición, desplazamiento y exposición a la violencia. En 2023, las Naciones Unidas registraron un aumento alarmante de violaciones graves contra niños. Las mujeres y niñas también enfrentan altos riesgos de violencia sexual, y los niños con discapacidad son especialmente vulnerables. La educación se ve gravemente afectada, con millones de niños fuera de la escuela debido a la destrucción de infraestructuras. Además, la inseguridad alimentaria ha aumentado, y más de medio millón de personas viven en condiciones extremas de hambre. El acceso a servicios de salud también es limitado, lo que aumenta el riesgo de enfermedades prevenibles. Frente a la delicada situación que enfrenta la región, Flores Tapia asumió con entusiasmo el reto de liderar esta Fundación, comprometido con los derechos humanos y el futuro de la niñez de América Latina, asegurando que trabajará incansablemente para transformar y mejorar las condiciones educativas y sociales de los más jóvenes en la región. Previous Next












